Lettori fissi

mercoledì 4 settembre 2019

Recensione: Fenix e la Chiave di Thuta.

Recensione: Fenix e la Chiave di Thuta.

Sono passati più di tre mesi, purtroppo, dall'ultima recensione che ho pubblicato e vi chiedo scusa. Non avevo intenzione di farvi attendere molto, ma sono stata molto impegnata.

Sono ritornata attiva sulla mia pagina con questa nuova recensione; fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento.

TITOLO: Fenix e la Chiave di Thuta.
AUTORE: Mariella Martorelli.
GENERE: Fantasy.
NUMERO DI PAGINE: 414.
EDITORE: Bookabook.

RIASSUNTO DELLA TRAMA:
Fenix è una ragazza di diciassette anni molto particolare, tanto da attirare l'attenzione di molte persone; è molto testarda, orgogliosa e indipendente. Vive con sua mamma, Costantine, nella Grande Mela (New York). Tra le due c'è un forte legame, nonostante non vadano sempre d'accordo. 
La vita di Fenix viene stravolta quando un ragazzo dall'atteggiamento losco, che lei ha notato all'uscita da scuola, le parla di un "Cammino" da affrontare e le consegna una chiave.
Tutto questo all'inizio le sembra strano, assurdo, insensato.
La ragazza, che si è sempre sentita "diversa" rispetto agli altri, comincia a porsi ancora più domande sulla sua vita, su se stessa, domande a cui dovrà dare una risposta intraprendendo questo nuovo "viaggio".
Tra nuovi amici, loschi personaggi da tenere alla larga, pericoli, avventure, storie misteriose e affascinanti riguardo alle sue origini, tutto pian piano inizierà ad avere senso.

(Sono stata, di proposito, abbastanza vaga per non spoilerare nulla.)

NARRAZIONE: La storia viene narrata in terza persona da un narratore esterno onnisciente. 

PERSONAGGI: I personaggi presenti in questo romanzo sono tanti. Ho dovuto segnare i loro nomi per non dimenticarli e confonderli. Per essere più precisa: "confonderli" non perché siano simili tra di loro anzi, alla base del romanzo c'è una buona caratterizzazione dei personaggi, tutti con storie personali, dettagli fisici, caratteri, atteggiamenti, pensieri differenti e, soprattutto, ben delineati. Molto profondi sono i legami di amicizia, amore, ostilità, diffidenza, che si creano tra di loro. Viene tutto descritto in maniera minuziosa. 
Se ho preso qualche appunto è per una mia abitudine, ma anche perché voglio fare le cose in maniera precisa, cercando di non dimenticare dettagli importanti che mi aiutino a capire ciò che avviene dopo.

AMBIENTAZIONE: Ho amato l'ambientazione. L'autrice è stata in grado di delineare, pian piano, il "mondo" (ripeto, dico solo questo per evitare spoiler) molto particolare e complesso che fa da background a questo romanzo. 
Ogni luogo nel quale si svolgono le vicende viene descritto molto dettagliatamente e questo mi piace perché, come dico sempre, adoro i dettagli. 

GRAMMATICA/ LESSICO: Sono presenti nella storia un bel po' di refusi e alcuni concetti vengono ripetuti più volte durante la narrazione, ma non voglio comunque dare un giudizio pienamente negativo e vi spiego subito i motivi:
  •  per prima cosa possiamo capire tutti (o quasi tutti) quanto non sia facile scrivere un libro;
  •  seconda cosa: i refusi e le ripetizioni, così come altri errori (a volte anche peggiori) capitano a TUTTI. Tra l'altro c'è da tenere in considerazione il fatto che questo romanzo possa entrare in fase di editing solo una volta raggiunte le duecento copie vendute;
  •  terza cosa (ma non la meno importante): sono del parere che non si debba mai "distruggere" l'operato di qualcuno. Bisogna sempre apprezzare l'impegno, la creatività, la passione che ha impiegato l'autrice nello scrivere il suo romanzo. Nessuno è perfetto; possiamo tutti migliorare. Per questo non mi sento di giudicarla in maniera eccessiva per quegli errori che ho trovato, ma che verranno presto corretti.

Certo, a causa delle ripetizioni, la lettura a volte è risultata un po' pesante, lo ammetto; però non posso dire di certo che sia stata una "brutta" lettura. 

Il lessico utilizzato dall'autrice è semplice e comprensibile. I nomi dei personaggi, dei luoghi e altro sono molto particolari ma ci si abitua dopo un po', senza particolari problemi. 

ORIGINALITÀ
Questo lo dico spesso: in generi come i romanzi rosa, i paranormal, i fantasy, è normale che si vengano a creare dei "cliché". Bisogna, però, notare l'impegno e la creatività che ci ha messo l'autrice nel rendere ogni aspetto, a modo suo, "originale".
Io credo che questo romanzo, per quanto possa farvi venire in mente qualsiasi altro fantasy, sia originale. (Scusate le ripetizioni.)

OPINIONE FINALE
Questo è il primo romanzo di una pentalogia; l'autrice ha posato le basi di questa storia, non svelando volutamente tutto e subito. Ottima scelta per attirare la curiosità dei lettori, che vorranno poi sapere come andrà a finire.

In generale, non mi dispiace affatto come romanzo, perché è stata una lettura piacevole.


mercoledì 15 maggio 2019

Recensione - Oscurità di Cenere




Recensione


TITOLO: Oscurità di Cenere.
AUTORE: Tanya Torriuolo.
GENERE: Paranormal-Horror, autoconclusivo.
EDIZIONE: Self publishing.
PAGINE: 233.


Paloma, Rose, Meghan, Mathias, Daniel, Sean ed Ezra sono un gruppo di ragazzi uniti da un profondo legame. A Giugno, proprio per l'inizio dell'estate, decidono insieme di trascorrere una settimana di vacanza.
Rose aveva trovato infatti, tra i fascicoli di lavoro di sua madre, informazioni riguardo una villetta all'apparenza molto carina e le rispettive chiavi per poterci entrare; l'aveva proposta tempo prima, ai suoi amici, come meta della loro vacanza e tutti avevano accettato.
Quella che, però, sembra essere una fantastica opportunità di svago si trasforma ben presto in un incubo. Le vite dei ragazzi verranno completamente stravolte per sempre.

Parto dal presupposto che scrivere un romanzo di questo genere non è affatto semplice. Nel genere horror, come nella narrativa rosa, è normale che siano presenti alcuni "cliché". Attenzione, però, perché non sto facendo notare questo dettaglio sotto l'aspetto negativo anzi, l'autrice ha fatto un buon lavoro rendendo alcuni dettagli originali e particolari. Leggendo questo libro è normale ripensare a film horror già visti, ma ho trovato la trama comunque particolare ma, soprattutto, interessante. Ho divorato letteralmente in due giorni questo libro, non solo grazie allo stile semplice e chiaro, nonostante siano presenti alcuni errori, ma anche grazie ai tanti colpi di scena e alla suspense, che sono stati in grado di intimorirmi. Sono presenti descrizioni non solo degli avvenimenti ma anche dei personaggi e dei luoghi molto dettagliate (e io adoro i dettagli!). La cosa che comunque più di tutte mi ha sorpresa e lasciata col fiato sospeso è stato proprio il finale. Davvero molto originale, sorprendente.

venerdì 3 maggio 2019

Recensione - Come quando eravamo bambini

Titolo: Come quando eravamo bambini (e giocavamo a rincorrerci).
Autore: Guido De Rossi.
Editore: Bookabook.
Genere: Narrativa.
Numero di pagine: 114.
Prezzo cartaceo: 13,00€.
Prezzo e-book: 6,99€.

Jacopo è un uomo di quarantadue anni che lavora presso la sua lavanderia. È sposato con Eleonora e sembra che la sua vita sia quasi perfetta e felice. In realtà non è affatto così, perché il rapporto con sua moglie si è spento ormai da tempo. Mai nessun litigio, si compensano perfettamente a vicenda, si comprendono senza aver bisogno di dirsi qualcosa, hanno parecchio in comune. Potrebbe sembrare quello che tutti desidererebbero in una relazione, sicuramente non quello che a Jacopo piace. È per questa sua quotidianità spenta, senza più ardore che il nostro "protagonista" si avvicina a Elena, una donna di dieci anni più giovane di lui che lavora presso una vineria. Anche lei è già impegnata da tempo con Flavio, il suo ragazzo, con cui vive nell'appartamento dei genitori di lui. Nonostante Flavio sembri un compagno perfetto, sempre fedele, che tutte le donne vorrebbero, Elena non è felice. Lei cerca di più, cerca anche lei quell'ardore ormai perso da tempo. E non si tratta solo di una questione carnale, ma soprattutto interiore. Jacopo ed Elena hanno un ottimo rapporto, a tratti sarcastico, a tratti conflittuale, ma sanno quanta attrazione ci sia tra loro. Peccato che non vadano mai oltre la loro "amicizia". Parallelamente alle vite dei due "protagonisti", vengono narrate le vicende di personaggi secondari, che poi secondari non sono affatto.
Inna, una prostituta russa, ex ballerina della più importante compagnia di ballo dell'ex Unione Sovietica; Adele, un'anziana donna che Inna va a trovare tutti i giorni; Ottaviano, un professore di letteratura dallo stile di vita libertino.
Riguardo alla trama non aggiungo altro per evitare fastidiosi anzi, odiosi spoiler.
Le vicende sono ambientate nella città di Torino. Le descrizioni sono meravigliose e dettagliate, e le adoro. Sono riuscita a immaginare tutto perfettamente, quasi come se potessi davvero sentire, vedere quello che vivevano i protagonisti.
La caratterizzazione dei personaggi è qualcosa di meraviglioso! È semplicemente perfetta. Come ho già accennato prima, in questo libro persino i personaggi che dovrebbero essere secondari sono talmente particolari, con un rilevante spessore psicologico, da diventare fondamentali nel corso della storia per poter comprendere.
Questo non è un libro come tanti altri, è un libro molto particolare. È diviso in ben nove parti, ognuna contrassegnata da un titolo e quindi da un argomento diverso. I temi trattati sono profondi, mai banali (come potrebbero sembrare, perché trattati molte volte), fanno riflettere, ma soprattutto fanno emozionare man mano che si prosegue con la lettura.
Ad un certo punto della storia alcune cose sembrano "strane", poco chiare, quasi stravolte improvvisamente. Tutto questo lascia il lettore spiazzato. Gli ultimi capitoli fanno capire molte cose e non accenno nulla, perché vorrei che foste voi, cari lettori, a scoprire pian piano questo capolavoro di libro che ho amato tanto e divorato in due giorni.
Lascio voi alle prese con questa particolare "storia nella storia" d'amore, ma soprattutto di vita, che vi farà ragionare molto, e battere il cuore.
Lo stile è chiaro, scorrevole, davvero molto curato, suggestivo.
Ho amato alla follia il modo di dialogare di Jacopo ed Elena: semplicemente poetico e unico.
È uno di quei libri che maledici di aver terminato così in fretta, perché avresti voluto non terminasse mai; è uno di quei libri che, una volta terminato, lascia un vuoto dentro e ti chiedi se ci sarà un altro libro, dopo, in grado di reggere il confronto.

domenica 28 aprile 2019

Recensione - Resta ancora un po'

Recensione.
Titolo: Resta ancora un po'.
Autore: Paola Di Martino.
Editore: Link Edizioni.

Genere: narrativa contemporanea/ narrativa rosa.
Paola è una bella ragazza di ventitré anni che vive in una piccola città della Sicilia con i suoi genitori e sua sorella maggiore. Scrive per una testata giornalistica online e, oltre a trascorrere il tempo libero scrivendo libri, esce spesso con le sue migliori amiche, che per lei sono quasi sorelle poiché condividono davvero tutto. Loro sono Sara, che è molto diversa caratterialmente dalla protagonista; Joey, che ha avuto una vita abbastanza complicata rispetto alle altre; Claudia; e infine Giulia, una ragazza molto bella ma anche molto insicura. Una cosa in cui credono tutte è il vero amore, che alcune di loro ancora devono trovare, tra speranze e sogni infranti. Una data segnerà non solo la vita di Paola ma anche di quella delle sue amiche: quel giorno, infatti, conoscono un gruppo di ragazzi che svolgono il servizio militare. Non sarà, però, un incontro qualsiasi anzi, le segnerà per sempre.
Una storia d'amore tratta da un'esperienza reale di vita.
È stata una lettura leggera ma anche molto emozionante, dallo stile scorrevole, nonostante la presenza di alcuni errori.
Mi sono piaciuti molto i temi trattati: l'autrice, infatti, rappresenta molto bene il legame che la unisce alle sue migliori amiche di sempre e ai suoi nuovi amici, tra risate, scherzi, giorni e sere trascorsi insieme ma anche tante, tantissime lacrime. Il duro lavoro di questi ragazzi li porta a spostarsi spesso, per lunghi periodi; devono affrontare missioni non facili, superare la lontananza dalla famiglia, dagli amici. È difficile per loro potersi creare una propria vita, a volte.
Nella particolare comitiva di Paola spesso nascono storie d'amore, non sempre durature ma molto emozionanti e profonde.
Attraverso la protagonista del libro, l'autrice spiega quanto sia difficile trovare la forza in se stessi, anche nei momenti difficili; trovare la forza di sorridere, andare avanti come non fosse successo niente; trovare la forza di avere pazienza, di aspettare e di perdonare anche troppe volte. Trovare la forza di continuare ad amare, per niente facile.
Ho amato alla follia i dialoghi di Paola con i suoi genitori, due modelli sicuramente da prendere come esempio, dalla mentalità aperta, disposti a comprendere la propria figlia e a farle forza, cosa che non fanno tutti.
Strappalacrime anche l'ultimo discorso, quello riguardo al cercare di buttarsi, di vivere l'amore e le varie emozioni che comporta senza paura. Solo così si capisce di essere stati sinceri con gli altri ma anche con se stessi.

sabato 20 aprile 2019

Recensione - Amabile Inferno

Titolo: Amabile Inferno.
Autrice: Eleonora Fasolino.
Editore: Self Publishing.
Genere: Contemporary romance/ narrativa erotica.

Melania Santacroce è una ragazza di diciotto anni; vive a Roma con la sua famiglia e frequenta l'ultimo anno di liceo classico presso l'Istituto privato San Carlo. Non ha molti amici; la sua unica migliore amica, con la quale trascorre le sue giornate, è Francesca Severini. Ama leggere, soprattutto poesie; spesso scrive versi, presa dall'ispirazione; si distrae molte volte durante le lezioni. È una ragazza molto riflessiva e romantica; sogna l'amore, che non ha ancora avuto l'occasione di vivere sulla propria pelle. Proprio quell'ultimo anno alla sua classe è stato assegnato un nuovo professore di italiano, storia, latino e greco. Il suo nome è Manfredi Vergara e, oltre a essere bellissimo e il sogno di quasi tutte le ragazze che frequentano il San Carlo, è un prete. Melania rimane subito colpita da lui, ma pensa fin da subito che questa sua infatuazione potrà rimanere soltanto un bellissimo sogno.
Scrivere questa recensione non è facile: nonostante si tratti di un romanzo rosa/erotico, è scritto veramente molto bene ed è ricchissimo di dettagli. Nella trama, infatti, volutamente ho svelato molto poco, per evitare fastidiosissimi spoiler. La caratterizzazione dei personaggi è qualcosa di meraviglioso: tutti sono analizzati perfettamente, dall'aspetto esteriore a quello psicologico. I dialoghi sono strutturati magnificamente e aiutano ancora meglio, il lettore, a rendere chiara nella sua mente l'immagine di ogni singolo personaggio. I Flashback presenti si intrecciano in maniera impeccabile col presente, lasciando spiazzato il lettore. Moltissimi sono i colpi di scena che lasciano letteralmente col fiato sospeso, che fanno emozionare davvero tanto. Il lessico utilizzato è altrettanto perfetto, molto curato. Le descrizioni sono minuziose e le ho amate alla follia. A rendere, però, questo romanzo fantastico sono anche i temi trattati. Non si tratta solo dell'amore, perché qui sono messi in evidenza temi non facili anzi, complessi e l'autrice è stata all'altezza di trattare determinati argomenti senza mai scadere nel banale. È sempre stata, invece, molto profonda; ha saputo definire molto bene le opinioni differenti dei personaggi, nei momenti diversi della loro vita.
È un libro che consiglio davvero a tutti di leggere: si "divora" nel vero senso della parola. È straordinario fino alla fine. Persino il finale mi ha lasciata sconvolta, in senso positivo naturalmente. È uno di quei pochi libri che non vorreste finisse mai. Lascia un vuoto dentro, nel senso "E adesso? Cosa leggo?" È un libro che difficilmente può essere rimpiazzato da una nuova lettura, perché la storia che viene narrata rimane impressa, è emozionante, commovente, sorprendente.

giovedì 18 aprile 2019

Recensione - La scatola di legno

Collaborazione con Geekoeditor.

Titolo: La scatola di legno.
Autore: Paolo Germano.
Editore: Geekoeditor.

Paolo è un ragazzo che vive a Roma e che collabora con l'organizzazione dei Mondiali di Atletica leggera. Sin da piccolo adorava praticare sport: il suo preferito era il basket. Ben presto comincia a interessarsi all'atletica leggera. Collabora con altre società che si occupano dell'organizzazione di vari eventi ed è proprio in uno di quei tanti comuni giorni che conosce Roberta, una bellissima ragazza solare e simpatica. Lavorano nella stessa azienda e questo permette loro di conoscersci pian piano sempre meglio. Tra i due nasce una bellissima storia d'amore, che viene coronata in seguito dal loro matrimonio e dalla nascita dei loro tre magnifici bambini. Nonostante le solite difficoltà quotidiane, sono una famiglia molto unita. Un nuovo, e questa volta più grave problema, però, sconvolge la loro vita. E non si tratta di un problema momentaneo. Una malattia rara ha colpito Roberta e se, all'inizio, sono pieni di speranze, forze e buoni propositi e pensano che presto quell'incubo possa aver fine, capiscono molto presto la gravità della situazione. Il destino, infatti, non sembre esser loro favorevole e tutto continua a peggiorare inevitabilmente.
È un libro di sicuro non semplice da leggere, principalmente per il tema trattato. È un libro che fa pensare molto, che fa emozionare, commuovere. Come protagonista abbiamo questa famiglia, inizialmente felice, spensierata, che di punto in bianco vede crollare tutte le sue certezze. Paolo è un uomo che ama tanto sua moglie e i suoi figli; lui e sua moglie si sostengono in qualsiasi momento, ma è la malattia a mettere in luce molti aspetti. Vengono messi in evidenza, in maniera eccezionale, i caratteri dei due protagonisti: Paolo, che sembra maggiormente portato nell'affrontare di petto i problemi, comincia a capire quanto sia insicuro e fragile, da quando quello che loro chiamano "mostro" è entrato prepotentemente a far parte della loro vita; Roberta, che pareva lasciarsi sopraffare dai problemi, diventa invece molto forte. Si mostra sempre sorridente davanti alla sua famiglia e alle sue amiche; tiene tutto ciò che pensa per sé, i drammi, la frustrazione, i silenziosi pianti. Sembra incrollabile, lei che trova un forte appiglio nella fede; diventa il perno intorno al quale tutto ruota, che tiene la famiglia ancora saldamente unita, che dà forza a suo marito. Paolo cerca disperatamente di farle sembrare tutte le tristi notizie, che ricevono, migliori di ciò che sono realmente ma, più che un modo per proteggere sua moglie, è un modo per proteggere se stesso, per non crollare. Si leggono, attraverso le parole, il suo senso di impotenza, la disperazione. Trovano entrambi la loro unica fonte di forza nei loro figli, nei momenti che trascorrono insieme a loro.
Lo stile utilizzato è davvero molto curato, nonostante siano presenti pochissimi errori di battitura; tantissime sono le descrizioni minuziose che ho amato alla follia, che mi hanno dato l'impressione di poter vedere e sentire ciò che hanno vissuto i protagonisti.
Questa è una biografia.
Paolo Germano, l'autore di questo magnifico libro, narra la sua storia, la ripercorre per lasciare un ricordo della persona che ha amato tanto, Roberta, ai suoi figli e a tutti coloro che lo leggono. Un ricordo speciale di un amore vero come pochi.
Il titolo è davvero molto particolare e se ne comprende il significato solamente alla fine. Mi ha lasciata senza parole, e lo dico sempre positivamente.
Concludo consigliando a tutti questa lettura, che fa commuovere e riflettere molto sull'importanza della vita.

lunedì 15 aprile 2019

Quel desiderio che sa di cielo

Collaborazione con
Titolo: Quel desiderio che sa di cielo.
Autrice: Alessandra Loreti.
Editore: Geekoeditor.
Genere: Narrativa moderna e contemporanea.
Cassandra è una ragazza che vive a Roma e lavora come illustratrice presso una rivista di moda. È una ragazza piena di creatività ed è felice del suo lavoro, perché è ciò che ama fare anche se ha un ambizioso sogno nel cassetto, che vorrebbe tanto realizzare. Inizia, però, a scrivere un diario per una ragione precisa: ha bisogno di riprendere in mano la sua vita. Nell'ambito lavorativo, infatti, nonostante le cose vadano bene, si sente comunque oppressa da Genny, la direttrice creativa dal carattere lunatico, scostante; nell'ambito sentimentale, invece, vive un periodo molto complicato perché è stata lasciata dal suo ragazzo, Andrea, dopo sette anni di relazione. Così, seguendo il consiglio della sua cara amica Federica, intraprende un particolare percorso detto "Life Coaching" con Manuel, il suo coach. Deve analizzare la sua vita, i suoi pensieri, le sue emozioni, mettendole per iscritto. Con Manuel affronta temi molto profondi, come l'autostima, vivere il presente, le paure. Questi argomenti portano la protagonista a riflettere sui vari aspetti della sua vita. Questo cambiamento è graduale, anche perché accadono diverse vicende che stravolgono quella che è la quotidianità di Cassandra; eventi che la costringono a prendere scelte mai considerate e prese in precedenza.
Un libro scritto sotto forma di diario, con dei bellissimi disegni colorati che rendono meravigliosa e particolare ogni pagina. A volte le immagini sostituiscono perfettamente le parole.
Non sono mai uscita pazza per i libri con le raffigurazioni, ma questo mi ha colpita davvero tanto. Ho trovato le immagini molto delicate, femminili, ma soprattutto con un profondo significato.
Si tratta di una lettura facile da "divorare", per la semplicità del lessico utilizzato, sempre molto chiaro e realistico.
In alcune pagine del diario i fatti sono narrati brevemente; potrebbero sembrare superficiali ma non è affatto così. Trovo che sia molto interessante il modo con cui l'autrice sia riuscita a trattare temi molto profondi e riflessivi con una semplicità e un realismo disarmanti, e lo dico in senso positivo. Tutto questo l'ho semplicemente adorato. Forse avrei voluto sapere qualcosa in più riguardo al passato della protagonista, più che altro per curiosità personale, ma è comunque normale che in un diario non si racconti tutto in maniera precisa.
L'ho letto in poche ore e mi è piaciuto! Lo consiglio a tutti coloro che hanno voglia di una lettura leggera, ma anche riflessiva e interessante.