Lettori fissi

domenica 7 aprile 2019

Recensione - Le ragazze di New York

Titolo originale: The subway girls;

Titolo: Le ragazze di New York;

Autore: Susie Orman Schnall;

Editore: Feltrinelli;

Genere: Narrativa moderna e contemporanea. 


Charlotte Friedman e Olivia Harrison sono due donne di epoche e caratteri molto differenti.

1949. Charlotte ha ventun'anni e vive con la sua famiglia a Bay Ridge (Brooklyn); suo padre ha un negozio di vernici e sua madre è casalinga. È felicemente fidanzata con Sam, un amorevole ragazzo che lavora presso uno studio legale. Trascorre parte del suo tempo con la sua migliore amica, Josephine (per gli amici Jojo), con la quale si confida molto spesso. Frequenta l'Università e cerca disperatamente lavoro presso un'agenzia pubblicitaria; è quello il suo sogno nel cassetto.

2018. Olivia ha trentun'anni e lavora presso un'agenzia pubblicitaria, The Osborne Agency, aperta anni prima insieme a Matt, un suo compagno di Università. Ha problemi familiari e sentimentali, perché non riesce a trovare "l'uomo giusto" che ricambi i suoi sentimenti. La sua agenzia è in crisi e cerca un modo, un'opportunità che faccia vedere quanto vale e che non le faccia perdere il posto di lavoro.



Tra gli emozionanti ricordi della lontana epoca di Charlotte e gli eventi altalenanti che segnano la vita di Olivia, le vite di queste due protagoniste, nonostante non abbiano apparentemente nulla in comune, si intrecciano. 

Sono tanti i personaggi che diventano, capitolo dopo capitolo, più nitidi agli occhi del lettore; personaggi pieni di "scheletri nell'armadio" che si scoprono pian piano e rendono tutto davvero molto interessante, avvincente. 

Tanti sono anche i colpi di scena, che lasciano letteralmente senza fiato.



Non so perché, ma il titolo di questo romanzo ha attirato la mia attenzione sin da subito e devo ammettere di non aver sbagliato, ascoltando il mio "sesto senso".

Questo romanzo, dallo stile semplice che ha reso la lettura rapida e piacevole, si basa su un tema molto attuale e serio: la Donna. 

È un tema abilmente comparato tra un'epoca ormai passata, lontana, e il mondo attuale. L'autrice prende spunto da un concorso di bellezza che elegge ogni anno una "Miss Subway". Vengono stampati migliaia di volantini col volto di ognuna delle Miss che vengono poi affissi nei vagoni della metropolitana, in modo tale da offrire a qualsiasi passeggero qualcosa di interessante, o semplicemente piacevole, da vedere durante il lungo viaggio. 

Questo concorso viene visto ed analizzato attraverso una chiave di lettura particolare: donne da Brooklyn, dal Bronx e da qualsiasi altro posto, poco conosciute, hanno l'opportunità una volta diventate Miss, di mettersi in luce, di farsi conoscere. Vedono apparire nella loro vita un'opportunità che non hanno mai avuto in precedenza. 



Le donne che, già nel 1949, lottavano contro il sessismo e tantissimi altri stereotipi, pregiudizi, lo fanno ancora al giorno d'oggi. Sì, le cose sono cambiate ma c'è ancora molto su cui lavorare, perché relativamente "le cose sono cambiate". Ci sono ancora molti aspetti retrogradi nella nostra società da affrontare. 

Di sicuro, noi donne del 2018 abbiamo più forza, consapevolezza, determinazione rispetto alle donne degli anni precendenti, ma questo è dovuto anche alle maggiori possibilità che abbiamo rispetto alle donne che prima non avevano molto. 

È un romanzo che fa ragionare molto, sotto parecchi punti di vista: la dignità della donna nella società, nel campo sentimentale e in quello del lavoro. Tutti argomenti che ancora ci riguardano strettamente.

La valutazione è senza ombra di dubbio ottima. 

Consiglio davvero, a tutti coloro che ancora non hanno avuto la possibilità di leggere questo romanzo, di farlo per le emozioni che regala e i profondi spunti che offre. 

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